Differenziazione
Definizione
Più precisamente, la differenziazione costituisce un presupposto dell’azione didattica, oltre che una visione dell’insegnamento e della cultura educativa, che abbraccia e interpreta la diversità, nel contesto della classe. La differenziazione assume come elemento pedagogico lo stato reale delle e dei discenti assieme alle rispettive, e più rilevanti, caratteristiche individuali, non rinunciando, tuttavia, ad offrire adeguate sfide e opportunità di apprendimento.
Differenziare, infatti, significa adattare le modalità di accesso ai saperi e alle abilità tenendo in considerazione l’eterogeneità di una classe – e soprattutto delle allieve e degli allievi – in termini di esigenze formative, preconoscenze, interessi, motivazioni, preferenze nell’apprendimento, percezione di sé e del contesto.
Nella didattica quotidiana, la differenziazione pedagogica consiste nella caratterizzazione delle attività in modo tale che tutte le allieve e tutti gli allievi siano guidati nei rispettivi percorsi di apprendimento e accompagnati nell’acquisizione dell’autonomia. In altre parole, la differenziazione riguarda l’insieme delle possibilità di declinazioni (qualitative e quantitative) in termini di formati, contenuti, prodotti, processi e dispositivi di organizzazione del gruppo classe, con lo scopo di rispondere con la dovuta flessibilità rispetto alle differenze nell’apprendimento.
La sfida dell'inclusione e dell'accessibilità
In una scuola votata all’inclusione, la differenziazione chiama in causa il paradigma dell’accessibilità, inteso come promozione di un’educazione aperta, universale, condivisa per tutte le allieve e tutti gli allievi. Secondo questa visione, le competenze sono interpretate alla luce del concetto emergente di capacitazione, in quanto fattori di promozione dello sviluppo dell’individuo, della sua capacità di agire e quindi della sua libertà. Questo può accadere se si considera la competenza come ponte tra i tratti personali del soggetto e le occasioni presentate dal mondo, come opportunità di vita per un concreto accesso alla cittadinanza.
Individualizzazione e personalizzazione
Questa prospettiva, inoltre, apre sia a piste di individualizzazione, in cui cioè a partire dalle peculiarità individuali è possibile giungere alle competenze fondamentali del curricolo, sia a scenari di personalizzazione dell’apprendimento, al fine di spingere ciascuna studentessa e ciascun studente a perseguire il suo massimo livello possibile (in ambito cognitivo, espressivo, motorio, ecc.), anche identificando obiettivi personali.
Secondo questa accezione, le competenze si allontanano da una lettura performativa e funzionalista (come semplice somma misurabile di conoscenze e abilità) per incontrare una versione maggiormente centrata sui bisogni della persona, sulla valorizzazione dei talenti e sulla promozione di progetti personali.
Tutta la collettività professionale – composta da docenti titolari, di appoggio, di sostegno, operatori specializzati, docenti di scuola speciale, ecc. – è chiamata a cooperare per dare sostanza ad un progetto collettivo e armonizzato, che coinvolga naturalmente i soggetti e le famiglie.