Componenti curricolari del PdS
Secondo i documenti di indirizzo del progetto HarmoS: “Definire un piano di formazione per competenze significa porsi al di sopra degli obiettivi di apprendimento propriamente detti, in una prospettiva più globale, che si rivela più adatta a descrivere ampie tappe di insegnamento da una parte, a collegare piani di formazione di settori diversi dall’altra parte”. L’articolazione del Piano di studio nelle tre componenti delle Discipline di insegnamento, delle Competenze trasversali e dei contesti di Formazione generale riflette tale impostazione.
Un piano di studio orientato alle competenze, infatti, impone alcune scelte di base nel contesto della sua impostazione:
Caratteristiche di un piano di studio orientato alle competenze
- un’indicazione essenziale ma sufficientemente significativa degli imprescindibili riferimenti contenutistici, culturali, esperienziali e valoriali delle diverse dimensioni curricolari;
- una particolare attenzione ai processi di apprendimento, ovvero al “come” debba avvenire l’acquisizione delle conoscenze, delle abilità e pure delle disposizioni ad agire, attraverso i vari sistemi di costruzione attiva di senso da parte delle allieve e degli allievi;
- l’accento sugli aspetti di trasversalità dell’insegnamento e dell’apprendimento, in merito ad orizzonti educativi comuni a più discipline, e su quelli di trasferibilità, vale a dire quando ciò che si è imparato e si sa applicare normalmente in contesti noti e familiari viene utilizzato anche in ambiti nuovi e pure diversi da quelli prettamente scolastici;
- la rilevanza per temi educativi, culturali e valoriali centrali per la società contemporanea e per le sfide che potrebbero caratterizzarne il futuro.
Definizione di competenza
Questa impostazione, che costituisce l’impalcatura su cui si erge il PdS, permette di sostenere in modo equilibrato i compiti formativi derivanti dalla piena assunzione del concetto di competenza a partire dalle sue specifiche caratteristiche. La competenza, infatti, si definisce come la combinazione delle risorse personali di un soggetto (in termini di conoscenze, abilità, atteggiamenti e valori personali) per far fronte ad un compito, in riferimento alle risorse e ai vincoli posti dal contesto d’azione. La competenza, quindi, si esprime attraverso un’espressione, un’azione o una produzione che il soggetto manifesta in un determinato contesto d’azione (relativo ai diversi aspetti della vita dell’individuo: privato, sociale, scolastico, professionale ecc.) e comprende tutto ciò che consente al soggetto di svolgere un’attività adeguata alle proprie intenzionalità e pertinente al contesto in cui si svolge.
Livelli di analisi della competenza
All’interno della competenza possiamo pertanto scorgere i seguenti livelli di analisi:
- Quello delle conoscenze, sotto forma di saperi generali o disciplinari.
- Quello delle abilità, che corrispondono al saper fare, attraverso l’attivazione di specifici processi che permettono di attivare, coordinare e adattare le diverse conoscenze.
- Quello degli atteggiamenti e dei valori: i primi riferiti alle disposizioni ad agire del soggetto (rispetto a sé stesso, al compito, al contesto di azione e alle altre persone coinvolte), i secondi attribuiti ai riferimenti etico-morali e identitari, personali o condivisi, che orientano il pensiero e il comportamento.
Come si può notare, questi livelli di analisi trovano risonanza nelle sopraccitate caratteristiche strutturali della proposta curricolare del PdS, confermando la coerenza tra le proprietà della competenza e i dispositivi formativi atti a sollecitarla.
Schema di base della competenza.