Tabella: modello di competenza per le arti

Educazione visiva: indicazioni metodologiche e didattiche

Nell’insieme delle finalità che si riferiscono al primo ciclo, l’educazione all’espressività, e in particolare quella grafico-pittorica, occupa indiscutibilmente un posto di grande rilievo. La possibilità di provare modalità esecutive alternative e materiali variegati in grado di stimolare la fantasia combinatoria del bambino è vista come un momento di arricchimento delle proprie risorse.

Se in questo tipo di attività prevale in primo luogo la dimensione ludica, legata al piacere della scoperta, non bisogna sottovalutare il senso di un’operazione finalizzata pur sempre all’applicazione differita delle stesse conquiste tecniche all’interno di un’intenzionalità espressivo-comunicativa.

Pur ribadendo la specificità del medium iconico, questo va considerato nel rispetto di una marcata unità psicofisica del bambino, in relazione dinamica con gli altri linguaggi, verbali e non, in particolare con l’educazione alle arti plastiche e l’educazione musicale. Alla dimensione produttiva si accompagna quella fruitiva o percettiva, volta a favorire una prima relazione estetica con il mondo naturale e con l’immagine in generale.

Per il secondo ciclo l’aspetto didattico fondamentale consiste nell’assecondare e favorire la progressiva esigenza del bambino di passare da una rappresentazione schematica e simbolica a una più naturalistica che implica l’acquisizione di schemi più complessi e che richiede una maggiore abilità di raffigurazione. Lo sviluppo percettivo porta il bambino a una maggiore discriminazione e a una maggiore capacità di analisi e acquisizione dell’orientamento nello spazio, con la presa di conoscenza delle relazioni costitutive delle tre dimensioni. Questo comporta una particolare attenzione nell’azione didattica soprattutto in riferimento al disegno, poiché l’allievo, se stimolato e guidato, potrà iniziare la fase del realismo visivo attraverso la ricerca delle profondità spaziali, delle proporzioni, delle distanze e delle misure, e superare gradualmente la visione topologica. Questa crescita può avvenire principalmente con l’acquisizione percettiva e grafico-rappresentativa degli indici di profondità: sovrapposizione, deformazione, grandezza relativa, grado di trama o tessitura, gradienti di luce, ombra e colore, altezza sulla superficie.

La conoscenza e la competenza delle strutture e dei concetti del linguaggio visivo sono acquisite essenzialmente attraverso il fare, inteso come sviluppo, successione e concretizzazione delle fasi dell’ideare, del progettare e del realizzare.

L’insegnamento dell’educazione visiva contempla gli aspetti attinenti al dialogo culturale, alla dimensione visiva, artistica, estetica e alle pratiche tecnico-manuali.

La disciplina contribuisce alla formazione e alla crescita globale dell’allievo e più specificatamente allo sviluppo delle sue facoltà intellettive, intuitive e creative, della sua sensibilità estetica e del suo gusto. Il linguaggio visivo è acquisito attraverso la progressiva assimilazione dei principi e delle regole sulle quali si regge. Per favorire l’acquisizione di queste conoscenze, l’impostazione didattica si fonda sui principi della gradualità e della continuità: la nozione di gradualità si riferisce alle difficoltà concettuali e di realizzazione tecnica; per continuità si intende una concatenazione coerente e logica delle singole esercitazioni esperite sull’arco dell’intero ciclo. Attraverso il riscontro critico e autocritico della qualità del lavoro, si stimolerà nell’allievo una sempre maggiore consapevolezza nell’uso dei principi e dei metodi del linguaggio visivo, favorendo lo sviluppo dell’autonomia e creando le premesse all’accrescimento sia del gusto e dell’immaginazione, sia della comprensione del mondo, della natura e della creatività dell’uomo.

Nell’undicesimo anno la scelta dell’opzione di approfondimento specifico di Educazione visiva permette all’allievo di arricchire le conoscenze acquisite in precedenza e di approfondire dei progetti tematici complessi affinando la conoscenza tecnica, estetica e culturale. In particolare, saranno approfonditi la comunicazione visiva, l’opera d’arte e la cultura figurativa, le funzioni dell’immagine, il concetto della rappresentazione del volume, l’applicazione del disegno d’osservazione e il colore, consentendo alle allieve e agli allievi di integrare le risorse necessarie e di sviluppare le competenze per far fronte in modo consapevole, critico e creativo al linguaggio visivo e alla rilevante importanza di questo mezzo di comunicazione nella cultura contemporanea.

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Il portale Piano di Studio è curato dal Centro di risorse didattiche e digitali, che gestisce materiali didattici proposti dalla Divisione della scuola, dalla Divisione della formazione professionale, dagli esperti di materia e dai docenti. Contattaci.
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