Insegnamento religioso cattolico: modello di competenza
Il modello di competenza è descritto nella parte generale. Riguardo alla specificità della disciplina di IRC si rendono presenti le seguenti osservazioni: la vastità delle fonti e dell’oggetto di studio e la specificità dell’orientamento.
Innanzitutto, bisogna rendere attenti alla vastità delle fonti dalle quali attingere e all’oggetto di studio della disciplina. Senza escludere le fonti secondarie come i libri di testo, manuali, articoli e documenti di attualità religiose, le fonti principali di IRC sono i testi biblici, i documenti della tradizione ecclesiale e del Magistero.
Come le fonti, anche l’oggetto di studio di IRC è esteso. Esso consiste nella versione scolastica dell’indagine teologica del fenomeno religioso cristiano: la sua rivelazione nella storia e la risposta umana a tale rivelazione. Questa visione non richiede l’adesione di fede da parte degli allievi, richiede invece che siano in grado di approfondire, di interpretare, di analizzare e di valutare, con serietà, le convinzioni di quelli che credono. Ciò non significa che l’approccio teologico precluda lo studio delle pratiche di altre religioni del mondo. Lo studio di altre religioni e la relazione tra il Cristianesimo e altre religioni sono parti integrali della tradizione teologica della Chiesa Cattolica (1).
L’IRC ha altre fonti importanti: esse sono la Tradizione ecclesiale e il Magistero. Queste fonti permettono di cogliere la specificità confessionale, di indagarla e di analizzarla criticamente (2) per una convivenza civile con gli altri, credenti e non credenti.
Questa vastità di fonti e specificità di oggetto vengono sintetizzati e incanalati, per la facilità didattica, in quattro ambiti (si veda la griglia) e che, nello specifico dell’IRC, include anche l’ambito “teologico-conoscitivo”.