Insegnamento religioso evangelico: modello di competenza

L’Insegnamento di Religione Evangelica (IREV), facoltativo e inserito nell’orario dalla prima elementare alla terza media, prevede una lezione settimanale che si svolge spesso in pluriclassi che stimolano la cooperazione e la collaborazione tra allieve e allievi di diverse età.

Scopo del lavoro svolto è lo sviluppo della comprensione, dell’analisi e della riflessione riguardo alla religione cristiana, evangelica riformata, e alle religioni monoteiste nelle allieve e negli allievi attraverso diversi ambienti, epoche e culture. Paragonando realtà a loro vicine e lontane con il testo biblico, le allieve e gli allievi acquisiscono un linguaggio necessario alla lettura del fenomeno religioso nella quotidianità e nella società, in collaborazione con le altre discipline della scuola dell’obbligo.

Contrariamente a quanto avveniva in passato, quando l’insegnamento di religione era considerato come un learning in religion di tipo catechetico, da ormai diversi decenni le lezioni si basano su un apprendimento about religions, con riferimento alle religioni monoteiste, in cui allieve e allievi descrivono ed analizzano quanto trovano nei testi biblici e nella cultura circostante riguardo alla religione. L’apprendimento è però pure from religion, caratterizzato cioè dall’approfondimento di temi etici e sociali per confrontare i valori trasmessi dalle religioni monoteiste, in particolare il cristianesimo evangelico-riformato, con il proprio sistema di valori e di fede, sia religiosa che laica. Le competenze acquisite in questo tipo d’approccio permettono di descrivere e motivare le analogie e le differenze riscontrate. L’insegnamento di religione evangelica offre quindi uno studio del fenomeno religioso, legato al cristianesimo e con riferimenti alle altre religioni monoteiste, che collabora all’approfondimento di quanto trattato nelle altre discipline, in particolare italiano, storia e arti ed introduce al corso obbligatorio di storia delle religioni.

Gli ambiti di competenza in questo Piano di studio della scuola dell’obbligo ticinese sono così declinati nell’insegnamento di religione evangelica:

  1. Religione come sistema simbolico: prevede l’approccio al fenomeno religioso legato al linguaggio simbolico rappresentato da azioni e raffigurazioni nella quotidianità e in contesto rituale. Per le allieve e gli allievi l’approccio a questo ambito avviene come formazione culturale sulle religioni, permettendo loro di comprendere i significati che possono essere dati all’esistenza delle azioni e raffigurazioni studiate.
  2. Dimensione teologico-conoscitiva: è l’ambito che permette agli allievi di comprendere come le azioni umane siano dettate da regole di fede.
    Le allieve e gli allievi si confrontano con le regole ebraiche e cristiane, in particolare riformate, dal punto di vista della fede. Si tratta principalmente di un approccio culturale arricchito dalle diverse visioni che le allieve e gli allievi possono esprimere, partendo anche dalle loro esperienze di fede.
  3. Collettività e individuo: descrive e analizza la relazione del singolo con la religione, intesa come pratica individuale, ma anche come inserimento in un gruppo, di cui si riconosce valido il sistema di valori. Per le allieve e gli allievi l’approccio a questo ambito avviene sia dall’esterno sia come paragone con il proprio sistema di valori.
  4. Religione come tradizione ed innovazione: si occupa del fenomeno religioso in una prospettiva temporale che analizza e spiega sia gli aspetti che sono riusciti a sopravvivere immutati nel tempo sia quelli che si sono adattati ai tempi o anche che sono nati nel tempo. Anche in questo caso le allieve e gli allievi affrontano questo ambito sia dall’esterno sia attraverso una riflessione sulle proprie pratiche, frutto anche di tradizioni famigliari.
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Il portale Piano di Studio è curato dal Centro di risorse didattiche e digitali, che gestisce materiali didattici proposti dalla Divisione della scuola, dalla Divisione della formazione professionale, dagli esperti di materia e dai docenti. Contattaci.
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