Italiano: significato e finalità formative
L’insegnamento linguistico costituisce un elemento centrale nella formazione di ogni allieva e allievo della scuola dell’obbligo e, di conseguenza, di ogni cittadina e cittadino, in quanto il pieno sviluppo del linguaggio è la premessa all’inserimento dell’individuo in un preciso contesto sociale, storico e culturale. La lingua permette inoltre l’accesso alla memoria storica ed è la principale matrice della rappresentazione del sapere e dell’interpretazione della realtà, dello sviluppo cognitivo e affettivo.
Per questi motivi, le finalità formative dell’educazione linguistica sono essenzialmente tre: il raggiungimento di una solida competenza comunicativa; l’accesso al patrimonio culturale e al sapere; lo sviluppo della capacità di riflettere in modo consapevole sul linguaggio.
Raggiungere una solida competenza comunicativa è condizione necessaria per la piena realizzazione dell’individuo nella società odierna, che richiede di comprendere e produrre testi (orali o scritti) che rispondono a esigenze concrete (dal racconto di un fatto alla descrizione di una persona, dall’espressione di un parere personale all’esposizione di un concetto o di una conoscenza, dalla comprensione di una regola alla partecipazione adeguata a un colloquio formale). Una buona competenza linguistica permette di esprimersi e di farsi capire nel modo più adeguato, ciò che porta a una migliore conoscenza e a un maggior rispetto reciproco. Perché questa competenza sia pienamente raggiunta e perché risponda alle occasioni della vita di tutti i giorni, infatti, non è sufficiente farsi capire, ma è necessario farsi capire bene, attraverso un uso appropriato e quanto più possibile corretto della lingua, abbinato a una solida e rigorosa strutturazione del pensiero: anche per questo, dunque, la scuola ha il compito di consolidare e perfezionare costantemente l’acquisizione di modelli linguistici corretti che permettano di comunicare con efficacia.
Accedere al patrimonio culturale e al sapere significa entrare a far parte di un contesto socio-culturale preciso e avere la possibilità di fruire di tutte le sue componenti: una competenza linguistica avanzata permette infatti di andare al di là delle esigenze immediate della vita di tutti i giorni, per accedere (ad esempio) ai contenuti delle differenti discipline, oltre che a quelli legati in modo più stretto al patrimonio culturale svizzero, italiano e di altre nazioni. In particolare, la lettura di opere letterarie apre la mente alla cultura e ai valori della tradizione, oltre a offrire delle vie per capire meglio la complessità e la ricchezza dell’animo umano e del mondo.
Sviluppare la capacità di riflettere sul linguaggio, sui meccanismi e sulle regole che ne stanno alla base, passando da un uso spontaneo a un uso via via più consapevole, oltre a contribuire allo sviluppo cognitivo di allieve e allievi, è fondamentale per acquisire una solida competenza nella lingua del territorio, e non solo: la riflessione sulla lingua, oltre a contribuire a una miglior comprensione del funzionamento del codice, è condizione imprescindibile per ogni apprendimento linguistico, successivo o parallelo. In un contesto come quello ticinese che, per più ragioni, è votato al plurilinguismo, una conoscenza anche teorica della grammatica dell’italiano pone le basi per l’apprendimento delle lingue seconde o per un uso più consapevole della lingua materna, quando diversa dall’italiano e non insegnata nella nostra scuola.