Educazione alimentare: modello di competenza
Il corso di Educazione alimentare si prefigge di portare le allieve e gli allievi a:
- scegliere consapevolmente gli alimenti dal punto di vista nutrizionale e ambientale;
- classificare gli alimenti seguendo i criteri della piramide nutrizionale;
- pianificare gli acquisti anche considerando i criteri di sostenibilità;
- effettuare scelte che tengano conto delle abitudini, tradizioni e diversità famigliari e culturali;
- preparare un pasto seguendo la ricetta nel rispetto delle norme date;
- consumare i pasti proposti in condivisione con i compagni;
- riordinare l’aula in collaborazione con i compagni;
- esplorare nuove esperienze gustative;
- analizzare criticamente le proprie scelte alimentari.
Ambiti di competenza e processi coinvolti
Il corso di Educazione alimentare prevede di affrontare quattro ambiti di competenza:
- ambiti individuali (salute, dietetica, scelte);
- ambiti socioculturali (tradizioni, abitudini, tendenze);
- ambiti socioambientali (sostenibilità, responsabilità, qualità di vita);
- ambiti operativi (pianificazione, sicurezza, igiene, tecniche).
I quattro ambiti di competenza mirano a rendere l’allievo responsabile e protagonista dello sviluppo di competenze specifiche non solo a livello personale, ma anche in relazione al contesto storico e geografico, all’assunzione di responsabilità e agli aspetti pratici inerenti alla preparazione di un pasto.
I processi chiave che si intendono sviluppare sono:
- pianificare e organizzare;
- utilizzare strategie e procedure;
- riflettere sul proprio agire.
I tre processi chiave da sviluppare si riferiscono a tre momenti fondamentali dell’attività nel campo dell’Educazione alimentare: la fase di pianificazione, quella di messa in pratica e infine la riflessione sull’attività svolta con la conseguente regolazione.
I traguardi esplicitano l’importante relazione esistente tra lo sviluppo di competenze negli ambiti individuali, socioculturali, socioambientali e operativi sia nel momento della pianificazione che in quello della messa in atto e quello della metacognizione a fine lavoro.