Lingue seconde: significato e finalità formative
Significato
Le lingue rivestono un ruolo fondamentale all’interno del curricolo della scuola dell’obbligo in quanto sono essenziali sia per l’apprendimento a scuola sia per la vita nella società multiculturale odierna. Attraverso l’insegnamento del francese, del tedesco e dell’inglese ed una sensibilizzazione alla diversità linguistica e culturale, la scuola offre spunti importanti di crescita personale e contribuisce allo sviluppo di competenze di tipo plurilingue.
Nella Svizzera, nazione con un’identità storicamente plurilingue e pluriculturale, il Canton Ticino, portavoce dell’italianità, riconosce il valore delle altre lingue nazionali e dell’inglese in quanto lingua di comunicazione trasversale.
Per queste ragioni lo studio di più lingue fa da sempre parte del patrimonio linguistico-culturale del Canton Ticino.
La diversificazione culturale della società trova un riscontro tangibile anche nella nostra realtà scolastica dove numerosi allievi non solo si contraddistinguono in origine per usi e costumi diversi dalle nostre tradizioni, ma si esprimono anche in due o più lingue. La presenza di queste numerose lingue di origine costituisce un patrimonio a cui attingere per la costruzione di una società culturalmente diversificata e fondata sulla comprensione reciproca e la convivenza pacifica delle diverse comunità. L’italiano, in quanto lingua del territorio, è lo strumento per eccellenza di costruzione del sapere, di comunicazione e di identità culturale.
Grazie alle lingue seconde apprese nel corso della scuola dell’obbligo le allieve e gli allievi acquisiscono un insieme di competenze comunicative e culturali che contribuiscono ad una ulteriore crescita a livello personale e permettono loro di interagire maggiormente nella vita sociale e nel mondo professionale.
Finalità formative
L’educazione nell’ambito delle lingue si basa sui lavori del Consiglio d’Europa che promuove una politica educativa linguistica che mira ad una competenza plurilingue ed interculturale. Questa competenza permette di orientarsi meglio nel mondo di oggi perché dà la possibilità alle interlocutrici e agli interlocutori di mettere a profitto tutte le risorse linguistiche e non di cui dispongono per una comunicazione più efficace. In questo ambito, la scuola propone anche un lavoro costante sugli atteggiamenti nei confronti delle lingue con cui le allieve e gli allievi sono a contatto dentro e fuori della scuola, sulle conoscenze e sulle capacità di osservazione e di riflessione.
Negli anni del 1° ciclo vengono poste le basi per la competenza plurilingue ed interculturale. Si parte dal patrimonio linguistico delle bambine e dei bambini che comprende l’italiano, il dialetto ticinese e le varie lingue di origine. Le attività di Eveil aux langues stimolano nell’allieva e nell’allievo la curiosità e l’interesse per le lingue. Esse permettono da una parte di valorizzare l’identità linguistica e culturale delle allieve e degli allievi e dall’altra di sviluppare le loro capacità di osservazione e di analisi di fenomeni linguistici e di riflessione sulla diversità linguistica. Questo approccio continua ad essere valido anche nei cicli successivi.
Con il 2° ciclo, inizia lo studio del francese dove le allieve e gli allievi cominciano a confrontarsi con una cultura ed una lingua ben precise. Le strategie di osservazione e di confronto acquisite nel corso del 1° ciclo aiutano – anche attraverso il confronto con l’italiano – a prendere coscienza di fenomeni e strutture linguistiche e a sviluppare strategie di apprendimento comuni a tutte le lingue.
Nel 3° ciclo inizia lo studio di altre due lingue: il tedesco in seconda media e l’inglese in terza media. Le strategie di osservazione e di studio acquisite negli anni precedenti aiutano nell’apprendimento di queste due ulteriori lingue e vengono approfondite attraverso un lavoro puntuale e continuo nell’ambito del plurilinguismo.
Tutte le lingue sono espressioni di realtà culturali diverse e danno accesso a manifestazioni culturali. È per questo motivo che l’apprendimento del francese, del tedesco e dell’inglese a scuola va ben oltre la semplice acquisizione linguistica di questi idiomi. Il confronto con le altre culture porta a relativizzare la propria cultura e a distanziarsi dagli stereotipi. Inoltre sviluppa il senso di rispetto per tutte le lingue e tutti i patrimoni culturali. Questo arricchimento sfocia in una notevole crescita personale da un punto di vista culturale e sociale. Sono molte le persone che considerano le esperienze e conoscenze di altre lingue e culture come parte integrante della propria identità.