Storia: significato e finalità formative
L’apprendimento della Storia risponde a bisogni di crescita culturale e di soddisfazione della curiosità umana. Le sue finalità formative non si limitano a obiettivi immediati, ma agiscono sui tempi lunghi dello sviluppo umano, che spesso non procede per rotte lineari. La disciplina Storia ha un ruolo fondamentale nel favorire lo sviluppo intellettuale e civile dell’individuo. Non da ultimo una comprensione delle dinamiche del presente appare impossibile senza una conoscenza del passato e della relativa storia.
Nello studio della disciplina, la prospettiva cronologica e il concetto di tempo sono centrali. Il pensiero temporale, cioè la facoltà di stabilire nessi tra i fatti osservati e di attribuire senso ai fenomeni grazie alla loro collocazione nella rete di relazioni create, si forma nelle allieve e negli allievi dapprima con esperienze di vita quotidiana e, in seguito, in virtù di operazioni cognitive e operative che permettono agli stessi di evolvere. Queste operazioni basilari consistono nello stabilire rapporti di successione e/o di contemporaneità, nella periodizzazione (cicli, congiunture), nella datazione e nella valutazione della durata (breve, media e lunga).
Lo studio non deve tendere a una banalizzazione o a una semplificazione del sapere, ma alla sua scomposizione in elementi fondamentali a partire dai quali bisogna comunque sviluppare progressivamente una consapevolezza della complessità.
L’approccio della disciplina Storia è quello di cogliere, nello studio di varie civiltà e società del passato, gli aspetti comuni, le particolarità e le differenze che le caratterizzano, nonché le relazioni tra di esse. Le allieve e gli allievi devono calarsi nello spirito e nella realtà delle epoche che stanno studiando per capirne il contesto e i valori mutevoli, interpretandoli in maniera metodologicamente corretta ed evitando giudizi anacronistici. Lo studio deve permettere di ritrovare, nel mondo attuale, le tracce della storia attraverso la loro progressiva stratificazione.
Il Piano di studio propone una storia aperta al mondo e alle sue interdipendenze, capace di porre problemi al fine di perseguire un’educazione costante al pensiero critico e alla libertà di scelta.
Una Storia che si ponga in stretta correlazione con l’Educazione civica, alla cittadinanza e alla democrazia deve affrontare anche temi di attualità, collegandoli all’evoluzione sia della storiografia, le cui conclusioni sono inevitabilmente provvisorie, sia della società, con la sua cultura e i suoi valori, con conseguenti ricadute sul mutevole rapporto storia-memoria.
Alla fine della SM le allieve e gli allievi dovrebbero essere in grado di:
- interrogare le realtà sociali, politiche, economiche, culturali in una prospettiva storica; problematizzare, analizzare e produrre una sintesi su un determinato argomento partendo da una documentazione variata;
- interpretare la realtà con l’aiuto del metodo storico e il concorso delle scienze ausiliarie: riconoscere varie tipologie di fonti primarie ed essere consapevoli di alcune caratteristiche di ognuna di queste;
- conoscere, nelle sue linee essenziali, la storia dell’umanità dalle origini ai giorni nostri e stabilire alcuni nessi fondamentali tra le varie epoche e le diverse civiltà; più concretamente comprendere gli sviluppi storici:
- nelle classi prime, dalla Preistoria alla fine dell’Antichità;
- nelle classi seconde, dalla società medievale al Cinquecento;
- nelle classi terze, dall’Età moderna alla Belle époque;
- nelle classi quarte, dalla società di massa al mondo contemporaneo.