Ed. fisica: traguardi di competenza
Sebbene HarmoS non preveda per l’educazione fisica degli standard minimi che le allieve e gli allievi devono raggiungere, per permettere una progressione dei loro apprendimenti e per dare dei punti di riferimento al docente, si è ritenuto importante avere dei “livelli di apprendimento” che orientino lo sviluppo delle competenze, definendo per ogni ciclo di scuola dell’obbligo i traguardi per ogni ambito di competenza. Questo dovrebbe permettere al docente, che si occupa della crescita della motricità di allieve e allievi, di programmare i suoi interventi e osservare, nonché favorire gli apprendimenti tenendo conto delle specificità del gruppo e delle sue potenzialità, garantendo uno sviluppo graduale delle competenze motorie sull’arco dell’intera scolarizzazione.
Dal momento in cui i traguardi sono formulati in modo piuttosto generico, è necessario che i docenti della stessa sede (o del medesimo comprensorio scolastico) identifichino quali situazioni motorie sufficientemente complesse siano rappresentative del traguardo di riferimento. Queste situazioni motorie complesse, definite “situazioni a cui tendere”, per poter essere eseguite in modo efficace, necessitano di diverse risorse (abilità, conoscenze e capacità). Di conseguenza i docenti programmeranno i loro interventi didattici allo scopo di sviluppare tutte queste risorse entro il termine del ciclo, tenendo conto delle esigenze e dei prerequisiti della classe e dei singoli. La programmazione fa riferimento dunque ad un periodo temporale lungo e avviene a ritroso, poiché parte dalle situazioni motorie a cui tendere entro fine ciclo.
Per definire i traguardi si è scelto di fare riferimento alla logica interna, le cui proprietà sono direttamente legate al sistema di regole imposte dalla situazione motoria. Essa attribuisce una serie di obblighi che influenzano e orientano intensamente le condotte motorie dei partecipanti. La logica interna mette in evidenza il rapporto tra i partecipanti e il contesto all’interno del quale agiscono: lo spazio, il tempo, gli altri partecipanti (partner e/o avversari) ed eventuali oggetti.
Si è scelto di garantire una visibilità della progressione delle competenze sui tre cicli. Per questo motivo ogni traguardo è elencato attraverso una lettera maiuscola e un numero. La lettera richiama la manifestazione della competenza attesa, mentre il numero indica lo sviluppo sull’arco dei cicli.
Ambiti
Psicomotorio. Essere in grado di agire in un contesto che consente di sviluppare efficacemente l’automatismo motorio.
Sociomotorio con solo Partner. Essere in grado di stabilire delle interazioni motorie efficaci di solidarietà con il/i partner.
Sociomotorio con solo Avversario. Essere in grado di effettuare delle opposizioni motorie efficaci nei confronti dell’avversario.
Sociomotorio con Partner e Avversario. Essere in grado di stabilire delle interazioni cooperative adeguate e delle opposizioni efficaci all’interno della stessa situazione motoria.
Con incertezza legata all’ambiente. Essere in grado di agire in un contesto ricco di incertezza legata all’ambiente fisico effettuando in modo opportuno le anticipazioni.
Traguardi di competenza
Psicomotorio
Psicomotorio
Psicomotorio
Sociomotorio con solo Partner
Sociomotorio con solo Avversario
Sociomotorio con solo Avversario
Sociomotorio con Partner e Avversario
Sociomotorio con Partner e Avversario
Con incertezza legata all'ambiente
Come si evince dai traguardi sopra, non si fa riferimento alle dimensioni della personalità per definire i traguardi generali. Questa scelta è dettata dal fatto che da esse (in relazione agli ambiti motori) nascono i traguardi specifici di apprendimento. Proponendo degli itinerari didattici su uno o più traguardi specifici di apprendimento, il docente mette l’accento su quelli che vuole favorire nei discenti. Questi apprendimenti consentono dunque agli alunni di aumentare il loro bagaglio di risorse, che determina il livello di competenza raggiunto nei vari ambiti motori. Un allievo, ad esempio, per sviluppare la competenza della solidarietà in ambito sociomotorio con solo partner, deve essere in grado di attivare pertinentemente tutte e cinque le dimensioni della personalità, con una qualità tale da consentirgli di risolvere le situazioni motorie che il docente propone. Lo stesso discorso vale chiaramente anche per tutti gli altri ambiti di competenza.
Alla luce di questo esempio possiamo affermare che sebbene le dimensioni non siano esplicitate nei traguardi, esse ne determinano il livello di sviluppo.
Per il raggiungimento dei vari traguardi di competenza, viste le differenti opportunità logistiche e risorse infrastrutturali dei vari istituti scolastici, sarà importante, se non fondamentale, integrare nelle possibili offerte motorie le settimane bianche e verdi, le giornate progetto e le giornate sportive. Per dare ulteriore risalto all’importanza della motricità nello sviluppo dell’individuo, il docente di educazione fisica potrà sensibilizzare colleghi e allievi al valore di pause in movimento, progetti interdisciplinari e attività di sport scolastico facoltativo.
Traguardi specifici di apprendimento
Come spiegato precedentemente, un allievo che si trova confrontato con una situazione motoria, deve attivare tutte le risorse necessarie per potervi rispondere in modo efficace. Affinché un docente possa favorire degli apprendimenti nei suoi allievi, risulta essenziale che egli sappia focalizzare l’attenzione e l’insegnamento su traguardi specifici di apprendimento, che appartengono a una dimensione della personalità. In questo modo egli potrà mettere in evidenza nelle sue scelte programmatiche e progettuali, così come nei suoi interventi didattici, gli aspetti attraverso i quali l’allievo potrà apprendere in modo più consapevole e mirato. Al docente spetta dunque il compito di declinare i traguardi specifici di apprendimento in obiettivi puntuali rispetto alla situazione motoria che si propone agli allievi, così da rendere più trasparente il messaggio di cosa si voglia favorire.
Gli itinerari didattici, che compongono la programmazione di ogni classe, saranno di conseguenza progettati e sviluppati a partire dai traguardi specifici di apprendimento che il docente sceglie, in funzione delle caratteristiche e dei bisogni della classe, di un suo sviluppo globale e delle situazioni a cui tendere entro fine ciclo.