Tabella: modello di competenza per la Educazione civica, alla cittadinanza e alla democrazia

Educazione civica, alla cittadinanza e alla democrazia: modello di competenza

La formazione delle scienze umane e sociali si costruisce articolando ambiti e processi di competenza. Per l’Educazione civica, alla cittadinanza e alla democrazia gli ambiti si riferiscono a campi tematici generali, mentre i processi corrispondono a operazioni cognitive e di riflesso ad atteggiamenti e comportamenti auspicati nel contesto di una cittadinanza attiva e rispettosa.

Ambiti di competenza

Gli ambiti di competenza corrispondono a tre aree tematiche a partire dalle quali esercitare i processi auspicati.

L’essere umano, in quanto animale sociale, conosce un forte bisogno di socializzazione che nel corso della storia si è evoluto da forme nucleari semplici, quali la famiglia o il clan, a forme sempre più complesse, quali le aziende, gli stati, i partiti o le organizzazioni internazionali.

Le caratteristiche fondamentali della democrazia vanno messe in contrapposizione ad altre forme di governo quali monarchia, oligarchia e stato totalitario. Delle istituzioni svizzere (nei tre livelli, comunale, cantonale e federale), si individuano le somiglianze e le differenze a seconda del livello considerato. Anche la tripartizione dei poteri, quando applicabile, viene considerata.
È opportuna la trattazione delle carte costituzionali e dei sistemi elettorali maggioritario e proporzionale. La posizione della Svizzera nel contesto internazionale e le questioni legate alla world governance assumono rilevanza su scala planetaria.

Lo Stato serve sostanzialmente a soddisfare alcuni dei bisogni dei cittadini.
A tale scopo necessita di risorse incamerate attraverso un sistema fiscale e redistribuite in ambiti diversi e in varia misura a seconda della volontà di maggioranze dinamiche. Lo Stato garantisce pure diritti e promuove o impone l’espletazione di doveri che sono espressione della volontà collettiva. In tale contesto le allieve e gli allievi sono stimolati alla riflessione sulla natura dei diritti e dei doveri, sulla libertà e sui limiti a essa imposti nonché su altri quesiti legati alla dimensione dei valori individuali e collettivi.

Inoltre, le istituzioni democratiche sono costantemente messe alla prova da rapidi mutamenti economici, sociali, tecnologici e culturali. La democrazia può mantenersi nel tempo solo nella misura in cui sappia fronteggiare i pericoli che la minacciano, dal senso di impotenza del cittadino, al populismo, alle pressioni delle lobby, alla concentrazione mediatica, alla forza economica dei vari portatori di interesse.

Non da ultimo, vanno considerate le risposte che le democrazie attuali cercano di dare all’emergenza climatica, ai problemi ambientali, alle questioni migratorie, alle discriminazioni razziali e di genere, alle disuguaglianze economiche e sociali che caratterizzano la contemporaneità.

Processi chiave

Data la vocazione fortemente interdisciplinare dell’Educazione civica, alla cittadinanza e alla democrazia, i processi cognitivi messi in atto vanno a sovrapporsi almeno in parte con processi trasversali o mobilitati da altre discipline.

In un’ottica analitica, saper cogliere in modo critico funzionamento, implicazioni e motivazioni di assetti sociali, politici e istituzionali. In occasione di elezioni e votazioni ma non solo, saper consultare testi, quotidiani, internet al fine di raccogliere informazioni e opinioni.

Conoscere per grandi linee il contesto è fondamentale per applicare un concetto, pena la possibilità che il sapere si limiti a essere superficiale e destoricizzato.
Creare relazioni implica un continuo rimando a quanto già appreso. Il senso dell’insegnamento della disciplina è dato dal porre “in rete” le conoscenze e competenze e non da un apprendimento per compartimenti stagni.

In questo ambito costruire un pensiero critico e riflessivo significa collocarsi in prospettiva attiva e interlocutoria dinanzi ai problemi dell’attualità e alle opinioni degli altri, nonché verificare e vagliare le informazioni ottenute.

Il dibattito costituisce un terreno privilegiato nell’esercizio di una cittadinanza attiva. Esso va esercitato affinando le proprie capacità argomentative e persuasive, ma anche appropriandosi di un’etica che permetta un dialogo efficace e rispettoso.
Coltivare un atteggiamento responsabile, propositivo e attivo favorisce la concretizzazione di una serie di piccole iniziative “politiche” quali la partecipazione all’Assemblea degli allievi, o la raccolta firme per una petizione.

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